Il pulo

Il termine Pulo, dalla incerta etimologia, indica una grande dolina (parola slovena che significa valle) ad imbuto che si trova nel territorio a NE di Altamura a circa Km 9 dal centro abitato. Si tratta di un eccezionale fenomeno carsico verificatosi a seguito di crolli a catena determinati dallo scioglimento dei calcari.

Il grandioso scenario naturale della dolina, profonda m. 100 e larga fino a m. 700, con le sue pareti ripide nelle quali si aprono numerose grotte e con i due canali immissari laterali, ricchissimi di vegetazione rigogliosa, è reso particolarmente interessante dalla presenza dell’uomo.

Le grotte presenti sulla parete nord del Pulo furono, infatti, frequentate durante il Paleolitico superiore (25.000 anni fa), abitate in epoca neolitica (7.000 anni fa), nelle fasi finali dell’età del Bronzo (3.000 anni fa), in epoca preclassica e classica (primo millennio a.C.)e infine in epoca cristiana  con presenze eremitiche.

grotte pulo di altamura

Tra tutte le grotte la più importante è la Grotta prima che si trova nella fascia più antica e più alta della parete del Pulo. Si tratta di una cavità ampia con accesso dal pianoro, attraverso una rozza scala ricavata sulla roccia, e largo affaccio sulla dolina. La cavità in antico era collegata alla sottostante Grotta seconda attraverso un cunicolo che è stato poi chiuso da massi di crollo che hanno interessato in più riprese l’ipogeo.

All’interno della Grotta prima scavi condotti negli anni ‘60 dall’Università degli studi di Bari (scavi Biancofiore) e nel 1991 dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia (scavi Venturo) hanno restituito una grande quantità di materiale archeologico, a volte non in giacitura primaria, appartenente a diverse fasi cronologiche che vanno dal Paleolitico superiore alla avanzata epoca ellenistica.

Appartengono alle fasi superiori del Paleolitico alcuni strumenti litici e due ciottoli con decorazione incisa a scalette di tipo romanelliano. Al periodo neolitico si attribuiscono circa cinquecento strumenti litici in selce e ossidiana, diverse accettine levigate in pietra verde, strumenti in osso e numerosi frammenti appartenenti alle classi ceramiche: impressa, incisa, graffita, dipinta Serra d’Alto e Diana. Molto rappresentata la ceramica ad impasto di tipo buccheroide inornata, con le forme tipiche del repertorio vascolare subappenninico, insieme a fuseruole e pesi da telaio.

grotte pulo altamura

Delle frequentazioni successive rimangono alcuni frammenti di ceramica protogeometrica e geometrica iapigia, oltre a qualche oggetto particolare come la conchiglia di Cypraea con scena di ambiente marino incisa sul dorso.