Le Mura megalitiche

Si costruisce quasi certamente tra la fine del V e i primi anni del IV secolo a.C., quello che è il monumento più imponente della fase antica della città: le mura megalitiche, costruite con pietre di grandi dimensioni.

Si tratta di due circuiti murari: uno che racchiude tutta l’acropoli della collina (l’attuale centro storico) e un altro che, abbracciando un ampio territorio lungo il pendio sud orientale, si innesta sul primo  per una lunghezza totale di m. 3670 di cui oggi rimangono m.1800 circa.

mura megalitiche di Altamura

La costruzione della fortificazione è avvenuta certamente a più mani e per un periodo decisamente lungo. Infatti i blocchi megalitici di calcare locale sono stati raccolti dal territorio circostante; sono stati sistemati direttamente sul piano di roccia senza preventivi lavori di spianamento e senza essere sbozzati. Diversi “architetti” ne impostarono la costruzione, seguendo ciascuno il suo tratto e poi congiungendo il tutto con uno stile che appare all’occhio attento non omogeneo.

Il muro è costituito da due paramenti, quello esterno di fattura più accurata con ricerca di isodomia, e quello interno realizzato con massi più piccoli e in maniera meno ordinata. All’interno dei due paramenti vi è un  emplecton, cioè un riempimento, formato da terreno e piccole pietre.

Tracce di torri di avvistamento sono state rinvenute lungo la base interna delle mura e quasi certamente sulla parte superiore correva un passaggio percorribile anche con carri (via La Carrera non è che la denominazione della stradina utilizzata fino a qualche secolo fa).

Presenti lungo il tracciato scoli per l’acqua piovana e lungo il circuito interno rozze scale, ricavate con l’inserzione perpendicolare di blocchi calcarei, per accedere alla sommità delle mura.

Delle porte certamente presenti lungo il circuito se ne conserva una sola la porta Alba , chiusa sicuramente con arco, che si apriva verso una bretella di collegamento tra l’abitato e il tratturo tarantino. Probabilmente almeno altre tre porte consentivano il rapporto con il territorio circostante